Tricarico (Switcho): sulle tariffe delle utilities la digitalizzazione è la chiave per affrontare burocrazia e mancanza di trasparenza

Per Caltalks intervistiamo Marco Tricarico, CEO di Switcho. La startup offre un servizio pensato per far risparmiare le persone rispetto alle spese relative alle proprie utenze domestiche.


I fondatori di Switcho, da sinistra Redi Vyshka,
Marco Tricarico e Francesco Laffi

Caltaks raccoglie e condivide con i lettori i punti di vista di personalità, innovatori, decision maker e opinion leader per comprendere i temi e le scelte che stanno cambiando il mondo. Il format punta a offrire analisi e proporre idee inerenti fatti e trend che stanno modificando la società dal punto di vista economico, sociale, ambientale, tecnologico, politico e istituzionale.

Partiamo dall’idea alla base di Switcho: com’è nata l’idea alla base del vostro progetto?
L’idea è venuta in mente ai tre i soci fondatori (Marco Tricarico, Redi Vyshka e Francesco Laffi). Eravamo appassionati di finanza personale, ma allo stesso tempo molto frustrati da come i sistemi di categorizzazione e monitoraggio delle spese non fornissero un aiuto concreto per aiutare a risparmiare. Allora abbiamo pensato a uno strumento digitale che permettesse di accentrare sia la parte di “controllo” che quella di “azione” legata alle proprie finanze. Switcho aiuta proprio a fornire delle azioni concrete di risparmio sulle proprie spese.

Può spiegare come funziona in concreto il servizio che offrite?
È un servizio accessibile dal nostro sito e dalla nostra app, che permette di effettuare azioni di risparmio in pochi clic / tap, in modo gratuito, trasparente e interamente digitale. Accedendo alla nostra app è possibile anche collegare i conti correnti (in conformità con la normativa PSD2) e visualizzare in aggregato le proprie transazioni su più conti. E soprattutto ricevere suggerimenti personalizzati per poter risparmiare sulle stesse. I suggerimenti poi riconducono alle azioni di risparmio che noi proponiamo.

Facciamo un esempio pratico…
L’esempio principale delle nostre proposte è lo switch (da cui appunto il nome Switcho), che rappresenta il cambio del fornitore per aderire a delle offerte più vantaggiose. Parlando dello switch nel mondo energia, che è il nostro servizio di punta, analizziamo gratuitamente la bolletta del nostro utente per proporgli soluzioni migliorative, con tanto di stima del risparmio annuo sulla base della sua tariffa di partenza. È un modello molto trasparente perché solo in questo modo l’utente avrà la sicurezza di risparmiare (appunto solo dopo un’analisi della situazione iniziale). Ed anche perché il tutto è offerto mediante un’esperienza fully digital, con tutte le condizioni visibili e la possibilità di concludere lo switch sulla nostra piattaforma in pochissimi clic.

Quali sono le principali difficoltà che devono affrontare le persone quando cercano di ottimizzare in autonomia le spese per le proprie utenze?
Le difficoltà maggiori sono legati a due elementi, che noi appunto andiamo a risolvere. Il primo è la mancanza di trasparenza. Il nostro servizio punta a fornire una serie di elementi (tra cui l’analisi della situazione di partenza) che assicurano il risparmio per il cliente finale. Un team di Customer Happiness è disponibile via chat ed email, assicurando la soddisfazione da parte dell’utente finale. Il secondo è la gestione della burocrazia. Anche qui il nostro servizio viene in aiuto dell’utente, occupandosi di tutta la burocrazia e offrendo una esperienza end-to-end fino al termine dello switch e non solo limitata alla comparazione delle migliore offerte del mercato.

Dal vostro particolare punto di osservazione, in che modo è cambiato il mondo delle utenze dopo la recente guerra in Ucraina e il ritorno dell’inflazione nell’economia?
Vi è stato un impatto diretto con l’incremento dei costi delle materie prime, che hanno spinto i prezzi ad un aumento fino anche a 10 volte i prezzi che eravamo soliti vedere nel 2020 o 2021. Questo si è riflesso in un aumento medio di 3 volte i prezzi in bolletta, grazie al limitato impatto su questi dei costi delle materie prime e agli interventi mitigatori del governo italiano.
Alla fine di questa storia abbiamo comunque notato un incremento della sensibilità dei cittadini italiani alla materia. Chiaramente l’aumento dei costi in bolletta ha fatto smuovere anche molte persone che avevano sempre adottato un atteggiamento passivo.

Può dare alcuni consigli pratici a chi desidera ottimizzare le proprie spese?
Usare Switcho in primis, monitorare almeno una volta a settimana le transazioni del proprio conto corrente e utilizzare dei modelli di budgeting che possono aiutare a tenere le spese sotto controllo, come spieghiamo nel nostro blog. Idealmente tutti noi dovremmo seguire la regola dell’50-30-20, ovvero il 50% del nostro reddito speso in costi “necessari”, 30% per spese non necessarie e di svago, 20% da risparmiare sempre e comunque. Sappiamo però quanto è difficile in tante occasioni stare dentro questa regola. Ecco perché noi di Switcho aiutiamo sul quel 50% di spese necessarie, creando spazio per poi risparmiare qualcosa in più.

Guardando al futuro, quali sono a suo parere i trend che caratterizzano il settore nei prossimi anni?
Sicuramente una digitalizzazione più spinta per un tema ecologico, di trasparenza e anche per un tema generazionale, con i “nativi digitali” che saranno sempre più coinvolti su decisioni che riguardano le proprie spese. A livello di finanza personale l’educazione finanziaria crescerà, anche perché è sempre più necessario che le persone capiscano al meglio come gestire i propri soldi visti i tempi di crisi che stiamo vivendo e che probabilmente ci troveremo ad affrontare anche in futuro.


Servizio a cura di Stefano Calicchio (C) riproduzione riservata






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