Anna Pernice: non lasciate i sogni nel cassetto, ma osate e puntate in alto
Per Caltalks intervistiamo la travel blogger e giornalista Anna Pernice, in occasione del lancio della terza edizione del libro “Manuale per aspiranti blogger”, edito da Dario Flaccovio Editore. Il blog di Anna è raggiungibile all'indirizzo web www.annapernice.com
Caltalks raccoglie e condivide con i lettori i punti di vista di personalità, innovatori, decision maker e opinion leader per comprendere i temi e le scelte che stanno cambiando il mondo. Il format punta a offrire analisi e raccogliere idee inerenti ai fatti e trend che stanno modificando la società dal punto di vista economico, sociale, ambientale, tecnologico, politico e istituzionale.
Anna, partiamo dalla domanda con la quale si apre il tuo libro: ha ancora senso nell'era dei social media avviare un blog?
Si certo! Se si ha in mente una nicchia ben precisa e qualcosa di interessante da condividere e raccontare, un blog è ancora un ottimo strumento di comunicazione e di rafforzamento del proprio personal brand. Inoltre, è importante tenere sempre in considerazione che un blog è e resterà sempre di tua proprietà, e sarai tu a decidere quando aprirlo e quando e se chiuderlo, invece i social non saranno mai di nostra proprietà e si resterà sempre in balia degli algoritmi e delle decisioni dei fondatori, che potrebbero decidere di chiuderli dall’oggi al domani, rendendo vano tutto il lavoro svolto.
Quindi quale ruolo giocano i social network nel successo di un blog oggi?
I social sono sicuramente uno strumento utile per la promozione del blog e la creazione della propria community, soprattutto all’inizio, quando gli articoli non sono ancora ben indicizzati sulla serp di Google. Per loro stessa natura, permettono di interagire in maniera più rapida e veloce con i propri lettori / followers ed invitarli poi ad approfondire gli argomenti trattati sul blog.
Come utilizzi lo storytelling nel tuo blog per coinvolgere emotivamente i lettori, specialmente nei tuoi racconti di viaggio?
Racconto le mie esperienze e avventure di viaggio in prima persona, con aneddoti e curiosità, facendo in modo che il lettore abbia la sensazione di trovarsi con me in quel momento ed avverta il desiderio di rivivere la mia stessa esperienza.
A tuo parere, quali sono le principali sfide che gli aspiranti blogger devono affrontare nel contesto attuale?
Innanzitutto quello di trovare una nicchia di riferimento ed un argomento che possa risultare interessante ai potenziali lettori, puntare soprattutto sulla qualità dei contenuti e delle immagini e cercare di essere costanti nella pubblicazione. La costanza e la qualità fanno la differenza.
Puoi raccontarci qualcosa sul tuo processo creativo quando scrivi per il blog o lavori a un libro?
Certo. Parto dall’esperienza di viaggio appena trascorsa e cerco di creare una chiave di lettura che possa essere d’interesse per i miei lettori, in base alla tipologia di viaggio o di esperienza vissuta. Itinerario di viaggio? 10 consigli utili? Approfondimento su un determinato argomento? Sulla scelta del taglio da dare all’articolo mi faccio aiutare molto dalle domande che ricevo sui social durante l’esperienza stessa. Una volta scelto il taglio da dare all’articolo, faccio una ricerca di parole chiave e da lì inizio a buttare giù una prima bozza facendomi ispirare dalle emozioni.
Preparata la bozza iniziale secondo la tecnica dello storytelling con aneddoti, esperienze ed emozioni vissute, vado a ricercare in rete o nelle brochure raccolte durante il viaggio le informazioni utili da inserire nell’articolo. Successivamente inserisco link di approfondimento e di affiliazione. Rileggo il tutto ed aggiungo alcune delle mie foto in ogni paragrafo per rendere la lettura più scorrevole. E taac l’articolo è pronto. Una volta pubblicato, inizio a condividerlo su tutti i social network e a monitorare commenti e condivisioni.
Hai un messaggio o un consiglio da condividere con i tuoi lettori e con coloro che aspirano a trasformare la propria passione per la scrittura e per i viaggi in una professione?
Non lasciate i sogni nel cassetto, ma osate e puntate sempre in alto. Anche se all’inizio vi sentirete sfiduciati, con costanza e determinazioni i risultati prima o poi arrivano. L’importante è metterci sempre la passione in tutto ciò che si fa e crederci. Perché se non ci credete voi per primi perché dovrebbero farlo gli altri?
Servizio a cura di Stefano Calicchio (C) riproduzione riservata
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