Piovesan (Glip): la luce non è solo tecnologia, ma un'arte su misura
Per Caltalks intervistiamo Alessandro Piovesan, CEO di Glip, azienda leader nell’illuminotecnica sartoriale e innovativa. Fondata nel 1996 e con sede nel Trevigiano, Glip è diventata un punto di riferimento per progetti di illuminazione di alta qualità, unendo artigianalità e tecnologia all’avanguardia. Con il recente +40% di fatturato e l’espansione internazionale, l’azienda conferma la sua posizione tra i pionieri del settore.
Caltalks raccoglie e condivide con i lettori i punti di vista di personalità, innovatori, decision maker e opinion leader per comprendere i temi e le scelte che stanno cambiando il mondo. Il format punta a offrire analisi e raccogliere idee inerenti ai fatti e trend che stanno modificando la società dal punto di vista economico, sociale, ambientale, tecnologico, politico e istituzionale.
Glip ha chiuso il 2024 con un notevole +40% di fatturato. Quali sono stati i fattori chiave che hanno contribuito a questo risultato?
Negli ultimi anni abbiamo aumentato la nostra clientela su settori molto diversi tra loro, dall’hotellerie al navale, dal residenziale al museale, dal retail di lusso alle residenze di prestigio. Questi sono alcuni dei settori che hanno contribuito all’incremento dell’ultimo anno, gettando solide basi per una crescita anche nei prossimi anni.
La definizione di “sarti della luce” racconta molto della vostra identità. Cosa significa per voi progettare illuminazione sartoriale e in che modo si traduce nei vostri progetti?
Progettiamo la luce con l’obiettivo di creare qualche cosa di unico, cercando sempre di soddisfare le esigenze della committenza. Un focus che ci porta alla realizzazione di soluzioni sempre nuove realizzate ad hoc per il cliente, evitando le soluzioni “copie e incolla” che renderebbero monotoni e tutti uguali i nostri progetti.
Con l’apertura della nuova sede commerciale a Londra, puntate all’espansione internazionale. Quali mercati state cercando di raggiungere e quali opportunità rappresentano per Glip?
Dopo l’apertura della nuova commerciale di Londra stiamo già lavorando per l’apertura di una sede commerciale a Dubai dalla quale espandere il nostro mercato in tutta l’area Mediorientale.
Dalla progettazione del chip alle soluzioni personalizzate con stampanti 3D, l’innovazione tecnologica è centrale nel vostro lavoro. Può raccontarci come queste tecnologie vi distinguono nel settore?
Grazie ad un ufficio tecnico esperto e strutturato manteniamo alta l’attenzione verso le proposte del mercato su nuove tecnologie da poter utilizzare nello sviluppo dei componenti per i nostri prodotti. Sicuramente la stampa 3D ci rende molto più rapidi nella definizione di un prodotto, e spesso la riduzione dei tempi di sviluppo prodotto risulta essere vincente.
Glip vanta progetti iconici, dalle navi di superlusso ai musei. Qual è stato per lei il progetto più significativo e perché?
La lista dei progetti più significativi è davvero lunga, sicuramente il progetto di Ca Scarpa esprime tutte le potenzialità di Glip visto l’elevato tasso di customizzazione dei prodotti, realizzati in collaborazione con l’Arch. Tobia Scarpa.
Guardando al futuro, quali sono gli obiettivi strategici di Glip per il 2025, sia in termini di espansione che di innovazione?
Il 2025 è iniziato con il potenziamento dell’ufficio di progettazione e dell’ufficio commerciale. Il mese di gennaio si è concluso con una raccolta ordini superiore di oltre il 60% rispetto alle previsioni, e abbiamo progetti enormi che stanno prendendo forma. Nel corso del 2025 sono previsti nuovi investimenti nell’ambito della transizione digitale, con l’obiettivo di migliorare i processi utilizzando tecnologie digitali, renderli più efficienti, in quantità e qualità, rendendo la raccolta, e valutazione dei dati di processo più semplice e accessibile.
Servizio a cura di Stefano Calicchio (C) riproduzione riservata
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